Migrazioni: 16 realtà lanciano “Voci di confine”, per “una nuova narrazione delle migrazioni”

Azioni di informazione, percorsi educativi per i più giovani e scambio di buone pratiche: sono queste le iniziative per “ridiscutere la narrazione delle migrazioni” che verranno intraprese nell’ambito del progetto nazionale “Voci di confine. La migrazione è una bella storia”, lanciato da 16 Ong, enti locali, associazioni, imprese sociali ed enti di ricerca (tra le quali Amref, Idos, Csv Marche, Comune di Lampedusa, Terre des hommes) e cofinanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Un percorso che parte da esperienze di frontiera come quelle di Lampedusa e mira a far emergere le voci e le esperienze degli abitanti dei territori che accolgono, le storie dei migranti e delle loro comunità di origine. “Il progetto nasce per dire no a paura e odio”, afferma Renata Torrente, rappresentante di Amref Health Africa, Ong che coordina il progetto. Il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini invita a “creare un nuova visione del nostro Mediterraneo e cambiare l’immagine del mare come frontiera. Siamo dalla parte giusta, quella dei diritti umani”. Coinvolgerà circa 4 milioni di cittadini, oltre 6.500 tra giovani, docenti ed educatori, 2.000 operatori della cooperazione, ricercatori, imprenditori e membri della diaspora, 300 rappresentanti di enti locali italiani ed euromediterranei. Sarà realizzata una campagna di informazione via radio, web e social; percorsi educativi nelle scuole e negli spazi di educazione informale; incontri nei territori. Il progetto durerà fino a ottobre 2018.

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