Assemblea Cei: comunicato finale, necessari per i giovani “ascolto, formazione educatori, adulti testimoni credibili”

Ai giovani e alle modalità con cui raggiungerli con la proposta cristiana, all’incidenza della fede nelle vita, al rapporto con la cultura e con la dimensione ecclesiale e missionaria l’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (Aula del Sinodo, 22 – 25 maggio) ha dedicato l’attenzione principale. È quanto si legge nel comunicato finale dei lavori diffuso oggi. Duplice la prospettiva: “Nella fiducia del contributo che la Chiesa può ricevere da loro e, nel contempo, nella consapevolezza della responsabilità di offrire loro il Vangelo quale incontro per una vita buona e riuscita”. Sullo sfondo degli Orientamenti pastorali del decennio, il prossimo Sinodo dei vescovi (Giovani, fede e discernimento comunitario) è avvertito dai vescovi “come una grande opportunità, che – per essere tale – richiede l’assunzione di alcune scelte precise: l’ascolto dei giovani”, la “formazione, il riconoscimento e la riconoscenza di animatori che siano educatori, pronti a rapportarsi con il mondo della scuola, dello sport, della musica”; l’attenzione ad “alimentare nei presbiteri – specie in quelli giovani – la passione e la cura per le nuove generazioni”. La questione giovanile, secondo i vescovi “chiama in gioco la maturità degli adulti, la loro capacità di esserci e di esserci come testimoni credibili”. I lavori di gruppo hanno ribadito l’importanza di questa presenza negli ambienti dei giovani, attenti a farsi carico di “segnali di disagio” che si manifestano nei tanti che abbandonano la scuola, disoccupati e inattivi, vittime della solitudine.

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