Società: card. Parolin, “verso una rinnovata ispirazione cristiana dell’impegno politico”

(Rimini) – “In un tempo come questo, l’amore per il prossimo non può limitarsi ai rapporti per così dire privati, tra singoli. Esso bisogna che torni a realizzarsi nella responsabilità pubblica di ciascuno di noi, nei diversi settori sociali, politici ed istituzionali”. Lo ha affermato questa mattina il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nel suo intervento all’incontro “L’abbraccio della Chiesa all’uomo contemporaneo” in calendario al Meeting di Rimini. L’invito del card. Parolin è quello “verso una rinnovata ispirazione cristiana dell’impegno politico”. “Il miracolo dell’amore disinteressato, che appare così assurdo alla mentalità di molti nostri contemporanei, deve riprodursi – ha affermato il segretario di Stato vaticano – nelle nostre società, nella nostra storia concreta. Il compito sociale e politico va riconosciuto e riproposto anche sul piano educativo sia al singolo cristiano, sia ai singoli gruppi cristiani, a ciascuno secondo le diverse situazioni e competenze”. Il monito alla Chiesa è quello “di rendere credibile il suo amore per gli uomini e le donne di oggi attraverso l’annuncio del Vangelo, il suo stile di vita ed il suo esercizio critico nei confronti di ogni assetto sociale e politico. Sì – ha sottolineato Parolin – il suo esercizio critico”. Il cardinale ha richiamato le parole con cui Paolo VI affermava che “tutto ciò che è umano riguarda la Chiesa”. “Ci riguarda anche oggi – ha proseguito – dal momento che in cui troppi assetti sociali e politici si manifesta la riduzione o la negazione della libertà, l’indifferenza verso la democrazia, la negazione della giustizia”. Dal cardinale Parolin, prendendo spunto dalle parole di Benedetto XVI, l’invito affinché, “sebbene il giusto ordine della società e dello Stato sia il principale compito della politica, la Chiesa non rimanga ai margini della lotta per la giustizia”. “Tutti i cristiani – ha affermato in chiusura -, anche i pastori sono chiamati ad avere cura nella costruzione di un mondo migliore”. Infine un appello “a riprendere le strade del mondo”: “la Chiesa e i cristiani non possono non interagire criticamente nei confronti di ogni realtà”.

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