Papa in Egitto: Aly (Al-Ahram), “la sua visita è stata un dono dal cielo, ha rassicurato il mondo intero”

(dall’inviato a Rimini) – “La visita del Papa in Egitto è stata un dono dal cielo. Due settimane prima della visita, l’Egitto ha vissuto due attacchi terroristici a due Chiese. Il fatto che il Papa abbia insistito per venire ha rassicurato non solo gli egiziani ma il mondo intero”. Lo ha affermato ieri sera Sayed Mahmoud Aly, direttore editoriale di Al-Ahram, intervenendo all’incontro “Quando le religioni generano una speranza: il Papa in Egitto” svoltosi al Meeting di Rimini. “È stata una visita storica”, ha osservato Aly, che ha insistito sull’impatto che la presenza del Papa e le sue parole hanno avuto sui social media egiziani, interessando il “grande pubblico”. In quella occasione si è verificato un “record di 450mila tweet in 30 ore”. “Gli egiziani hanno detto e ripetuto tante volte che la visita è stata una benedizione, un dono”. “Qualcuno ha sostenuto che questa visita ha del miracoloso. I giornali hanno riferito di miracoli o grazie ricevute, come nel caso di una donna che dopo essere stata toccata dal Papa ha sentito una serenità indescrivibile attraversare tutto il suo corpo”. “Il Papa – ha ricordato – ha pregato nello stadio de Il Cairo, luogo in cui per un attacco morirono molti giovani. Gli egiziani ora non ricordano più quel massacro perché lo stadio è diventato lo stadio dove in Papa ha pregato nello stesso luogo dell’eccidio”. “Anche questo – ha spiegato – ha dato un velo di serenità ad un luogo legato ad un eccidio commesso in passato”. Inoltre, quella preghiera “ha dato al Papa una popolarità simile a quella dei grandi calciatori egiziani”. Nella sua visita, “il Papa si è adoperato per la causa dei cattolici in Egitto, ma questa visita ha dato molta tranquillità”. “Questo – ha proseguito – ha consentito una ripresa dei pellegrinaggi al monastero di Santa Caterina, sul Sinai. E questa è una delle ricadute della visita del Papa”.

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