Diocesi: Milano, serata al Refettorio Ambrosiano per promuovere l’8 per mille

“Anche nella diocesi di Milano sono stati diversi, in questi mesi, i momenti formativi volti a far conoscere meglio i valori del Sovvenire”. È stato soprattutto il concorso “tuttixtutti” che “ha acceso un interesse finora un po’ nascosto”, spiega l’ufficio stampa della curia di Milano. “Sono una dozzina le parrocchie ambrosiane coinvolte nel bando”. Questa sera presso il Refettorio Ambrosiano – mensa della Caritas sostenuta in parte con i fondi dell’8 per mille – si terrà, sulla stessa scia, un evento diocesano. “I commensali, un centinaio, hanno diversa titolarità: rappresentanti delle parrocchie che hanno partecipato al concorso “tuttixtutti”; incaricati locali del Sovvenire; responsabili di Fondazioni; affezionati donors”. La serata sarà introdotta dalla visione degli spot della campagna nazionale 8×1000, uno dei quali girato proprio a Milano al Rifugio notturno Caritas. Prenderanno la parola mons. Bruno Marinoni, vicario episcopale per l’economia; Attilio Marazzi, incaricato regionale Sovvenire; Luciano Gualzetti, direttore Caritas Ambrosiana; don Massimo Pavanello, incaricato diocesano Sovvenire.
Questo momento ufficiale ha avuto un anticipo domenica scorsa al “Rifugio Caritas” della Stazione centrale. Presenti circa 50 persone, tra ospiti e volontari. Sono intervenuti Vincenzo Gravina responsabile del Rifugio Caritas; don Massimiliano Sabbadini, vice-direttore Caritas Ambrosiana; don Massimo Pavanello, incaricato diocesano Sovvenire; Ettore, un testimone dello spot pubblicitario ora “ex ospite” del Rifugio poiché ha trovato lavoro e casa. “Fra qualche giorno mostreremo questi video durante un evento più ufficiale”, ha detto loro don Pavanello. “Abbiamo deciso però che doveste essere voi a vederli in anteprima, per rispetto e per giustizia. Voi infatti non siete attori, la vostra partecipazione al progetto comunicativo non è stata meramente funzionale. Vi siete esposti con coraggio caricandovi di una responsabilità testimoniale non indifferente. Voi non siete oggetti muti della carità, bensì interlocutori degni di conoscere la fonte del vostro aiuto; fatti capaci così di ringraziare coscientemente o di eccepire con altrettanta libertà”.

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