Assemblea Cei: card. Bagnasco, “caduta libera della demografia” e “dramma della disoccupazione”. Da Settimane Sociali “nuova proposta per l’Italia e per l’Europa”

“Non è possibile che le politiche familiari siano sempre nel segno di piccoli rimedi, quando sono necessarie cure radicali”. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, che nella prolusione in apertura della seconda giornata dell’Assemblea della Cei ha stigmatizzato, ancora una volta, la “caduta libera della demografia”, primo problema dell’Italia insieme al “dramma della disoccupazione”. “Il compito di mantenere le nostre aziende e di crearne di nuove è certamente di molti”, ha denunciato a questo proposito il cardinale: “Ma la politica in solido ha la responsabilità primaria non delegabile di creare le condizioni di possibilità e di incentivare in ogni modo la geniale capacità dei nostri lavoratori”. “Non si tratta solo di assicurare stipendi, ma anche di riconoscere la dignità professionale e produttiva del nostro popolo”, ha precisato Bagnasco, secondo il quale “tempi così nuovi e così drammatici richiedono anzitutto uno sforzo di umiltà e di approfondimento che ci aiuti ad approdare a nuove soluzioni per promuovere bene comune e dignità della persona; per non arrenderci alle logiche inique di un’economia scivolata nella finanza, ma poter favorire quanto meno un mercato sociale, come ci ricordava ieri sera il Santo Padre”. Con le Settimane Sociali, ha sottolineato il cardinale riferendosi all’appuntamento in programma a fine ottobre a Cagliari, “le comunità del Paese si sono impegnate in un percorso di questo tipo, che ci ha portato ad identificare ad oggi, nel territorio italiano, più di 300 buone pratiche in materia di lavoro, di cui approfondire caratteristiche e punti di forza”. “Dalla ricognizione sulle buone pratiche – ha annunciato Bagnasco – sta nascendo una nuova proposta per l’Italia e per l’Europa, in grado di dare gambe alle potenzialità e alle opportunità inscritte in questi nuovi semi di speranza”.

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