Europa: card. Blázquez Pérez (vescovi Spagna), serve una “trasfusione di memoria”

Forse “abbiamo bisogno di incorporare con maggiore determinazione nelle nostre riflessioni e nel nostro ministero le dimensioni europee” ha affermato l’arcivescovo di Valladolid e presidente della Conferenza episcopale spagnola, card. Ricardo Blázquez Pérez in apertura dell’assemblea plenaria dei vescovi spagnoli, dedicando una lunga parte della sua prolusione a parlare di Europa e a porre una lunga serie di affermazioni di Papa Francesco come tasselli di un quadro all’interno del quale nei prossimi giorni si muoverà il confronto. Citando Elie Wiesel, il cardinale ha sostenuto la necessità di compiere oggi una “trasfusione di memoria” o, detta con le parole di Papa Francesco, della necessità di “prendere una certa distanza dal presente per ascoltare la voce dei nostri antenati”. Per costruire l’Europa non si possono escludere né Dio, né scartare le persone indifese; per cercare “speranza per l’Europa oggi e domani” occorre guardare ai giovani: “Chi dice giovane, dice il futuro; chi dice giovane, dice speranza”. Ed è in questo sguardo di futuro che i vescovi nei prossimi giorni si confronteranno sul tema del “ministero educativo”, uno dei canali più importanti e indispensabili di evangelizzazione, “insieme con il lavoro sociale e caritatevole e culturale, a beneficio non solo della comunità cristiana, ma anche dell’intera società spagnola”: 2.593 scuole cattoliche, 15 scuole superiori e un ateneo oltre ai 3.521.370 di studenti che frequentano i corsi di religione nelle scuole pubbliche. Sul tavolo dei vescovi arriverà anche la sintesi delle risposte spagnole in vista del sinodo sui giovani del 2018.

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