Commissione Ue: plastica monouso, verso nuove norme per proteggere ambiente e mari. Stop a piatti e cannucce

(Bruxelles) “È innegabile che i rifiuti di plastica siano una grande questione” per la tutela dell’ambiente e della qualità della vita in Europa “e gli europei devono agire insieme per affrontarla, tanto più che i rifiuti di plastica finiscono nell’aria che respiriamo, nel suolo, negli oceani e sulle nostre tavole. Le proposte odierne ridurranno, con una serie di misure, i prodotti di plastica monouso che ora troviamo sugli scaffali dei supermercati. Alcuni di essi saranno messi al bando, ma ciò non significa che dovremo rinunciarvi, perché saranno sostituiti da alternative più pulite”. Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione Ue, illustra le proposte della Commissione per contrastare la diffusione di 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa e per gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati. “Insieme, questi prodotti rappresentano il 70% dei rifiuti marini”, si legge in una nota esplicativa della Commissione. Le nuove regole sono “proporzionate e concepite per ottenere i migliori risultati, vale a dire non a tutti i prodotti si applicheranno le stesse misure”: saranno messi al bando i prodotti di plastica monouso “per i quali sono facilmente disponibili soluzioni alternative, mentre si limiterà l’uso di quelli di cui non esistono valide alternative riducendone il consumo a livello nazionale”; i produttori dovranno poi rispettare requisiti di progettazione ed etichettatura e sottostare a obblighi di gestione e bonifica dei rifiuti. “Con queste nuove norme l’Europa è la prima a intervenire incisivamente su un fronte che ha implicazioni mondiali”.
“In seguito all’iniziativa sulle borse di plastica nel 2015, il 72% degli europei dichiara di averne ridotto l’uso” (Eurobarometro). L’Unione rivolge ora l’attenzione ai 10 prodotti di plastica e agli attrezzi da pesca che, insieme, rappresentano il 70% dei rifiuti marini in Europa. Le nuove regole introdurranno anzitutto il divieto di commercializzare determinati prodotti di plastica dove esistono alternative facilmente disponibili ed economicamente accessibili. Il divieto si applicherà a bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, “tutti prodotti che dovranno essere fabbricati esclusivamente con materiali sostenibil”. I contenitori per bevande in plastica monouso saranno ammessi solo se i tappi e i coperchi restano attaccati al contenitore. Si pongono poi obiettivi di riduzione del consumo: gli Stati membri dovranno ridurre l’uso di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica.
Ci sono inoltre obblighi per i produttori che contribuiranno “a coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti, come pure i costi delle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti”: contenitori per alimenti, pacchetti e involucri (ad esempio, per patatine e dolciumi), contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro (come i mozziconi di sigaretta), salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero. Si pongono, poi, obiettivi di raccolta – entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, ad esempio, introducendo sistemi di cauzione-deposito; prescrizioni di etichettatura; misure di sensibilizzazione. Le proposte della Commissione passano ora per competenza alle istituzioni legislative dell’Ue, ossia Parlamento e Consiglio.

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