Cinema: Rapporto Ente dello Spettacolo, “grandi consumatori andrebbero di più se il prezzo fosse più accessibile”

I “millennials”, cioè coloro che non erano ancora maggiorenni all’inizio di questo secolo, sono “grandi consumatori di film”, “considerano il cinema qualcosa in sintonia con le nuove generazioni”, sono “attratti dall’emozione che si vive all’interno di una sala” e vorrebbero “andarci più spesso se il prezzo fosse più accessibile”. È il quadro che emerge dal “Rapporto Cinema 2018. Spettatori, Scenari e Strumenti”, realizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e presentato oggi a Roma. “Il 49,3% vede più di un film a settimana, ma la frequenza in sala è occasionale: l’81% va al cinema una volta al mese e solo uno su cinque più di una volta”, ha spiegato Alessandro Rosina, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore e coordinatore scientifico del Rapporto Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo, illustrando i dati dell’indagine condotta su 2045 giovani dai 20 ai 34 anni. “Il 46,4% andrebbe di più al cinema se il prezzo fosse più accessibile”, ha osservato Rosina sottolineando che “l’emozione che si vive all’interno di una sala come evento collettivo in condivisione è un dato che accomuna le fasce di età e il livello di studio”. “Se due su tre preferiscono guardare i film nei multiplex, uno su tre preferisce le sale più piccole”, ha aggiunto il docente, evidenziando che questi ultimi “sono quelli che danno maggiore importanza all’arricchimento culturale che la visone di un film può dare”.
Rispetto al futuro del cinema, più del 50% degli intervistati si ritiene ottimista e non crede che le sale saranno soppiantate dalla fruizione su internet o su tv ipertecnologiche.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy