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Ricollocazione reliquia don Bosco: don Attard (consigliere), “grazie a carabinieri per impegno in ricerca e a servizio dell’uomo”

“Profonda gratitudine all’Arma dei carabinieri per il suo impegno” nella ricerca della reliquia di san Giovanni Bosco, trafugata lo scorso 2 giugno e ritrovata una decina di giorni dopo. Ma anche per “la convergenza tra l’impegno dell’Arma e il nostro di salesiani” sul territorio “al servizio dell’uomo”. Ad esprimerla in un’intervista al Sir è don Fabio Attard, maltese, consigliere generale per la pastorale giovanile, presente ieri alla ricollocazione della reliquia nella basilica del Colle Don Bosco. Don Attard si sofferma anche sulla “simpatia e convergenza” che don Bosco suscita in ogni ambiente e torna con il pensiero all’Arma dei carabinieri che “non solo promuove il buon ordine ma anche i valori umani”. “La convergenza tra l’impegno dell’Arma e il nostro impegno di salesiani per il sociale sul territorio – afferma – questo mettersi insieme in un’azione comune, anche se con modalità diverse, al servizio dell’uomo avendo a cuore il suo bene, è una luce in quello che potrebbe sembrare uno scenario senza speranza”. “Una dimensione – osserva – che questo evento così triste ha fatto emergere e che noi diamo normalmente per scontata”.
A motivare la scelta del 16 agosto per la ricollocazione, spiega ancora, è stata la coincidenza con la conclusione del “Confronto Mgs 2017” al quale hanno partecipato 250 giovani animatori del Movimento giovanile salesiano (Mgs) provenienti in maggioranza dall’Europa ma anche da Siria, Libano, Egitto, Palestina, Giordania”. Un raduno che si svolge ogni quattro anni e si chiude sempre il 16 agosto, “compleanno del nostro padre don Bosco, quest’anno il 202°”.

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