“I cristiani, in Egitto come in ogni nazione della terra, sono chiamati ad essere lievito di fraternità. E questo è possibile se vivono in sé stessi la comunione in Cristo”. Ne è convinto il Papa, che ripercorrendo durante l’udienza di oggi le tappe del suo viaggio in Egitto ha ricordato che “un forte segno di comunione, grazie a Dio, abbiamo potuto darlo insieme con il mio caro fratello Papa Tawadros II, patriarca dei Copti ortodossi”. “Abbiamo rinnovato l’impegno, anche firmando una Dichiarazione Comune, di camminare insieme e di impegnarci per non ripetere il Battesimo amministrato nelle rispettive Chiese”, ha sottolineato il Papa: “Insieme abbiamo pregato per i martiri dei recenti attentati che hanno colpito tragicamente quella venerabile Chiesa; e il loro sangue ha fecondato quell’incontro ecumenico, a cui ha partecipato anche il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo”. “Il patriarca ecumenico, mio caro fratello”, ha aggiunto a braccio Francesco.