Immigrazione: don Colmegna sui controlli in Centrale a Milano. “Sistema di accoglienza non funziona” e “abbiamo bisogno di stranieri”

“I controlli avvenuti ieri nei pressi della Stazione Centrale, le modalità con cui sono stati realizzati e le persone che ne sono state oggetto ci spingono a interrogarci come Casa della carità”. Lo dichiara don Virginio Colmegna, all’indomani del servizio straordinario di prevenzione e controllo della Polizia avvenuto a Milano nella Stazione Centrale. “A fronte dei risultati finora resi pubblici – ha aggiunto don Colmegna – ci chiediamo: questo dispiegamento di forze che cosa ci dice? Ci conferma qualcosa che già sapevamo, ovvero che il sistema di accoglienza per richiedenti asilo, nonostante gli sforzi di Milano, non funziona come dovrebbe e a farne le spese sono, innanzitutto, i cittadini stranieri, ma anche l’intera collettività a causa di degrado, insicurezza e scarsa coesione sociale. Ci dice anche che le risorse pubbliche potrebbero essere utilizzate in maniera diversa per risolvere questo problema”. Secondo il presidente della Casa della carità è importante che la marcia del 20 maggio “sia un momento che serva a ragionare anche su queste dinamiche, a cominciare dalla normativa Bossi-Fini che è urgente cambiare, come chiediamo con ‘Ero Straniero – L’umanità che fa bene'”.
Il riferimento è alla campagna promossa dalla Casa della carità insieme a Radicali Italiani, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca e A Buon Diritto alla quale stanno aderendo molte realtà impegnate sul fronte dell’immigrazione, tra cui Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. “Il nostro Paese – ha concluso don Colmegna – ha bisogno di cittadini stranieri, sia a livello demografico che occupazionale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy