Parrocchie aperte: don Sultana (Madonna del Carmine – Noto), “tutti i parroci dovrebbero abitare la casa canonica”

“Abbiate il coraggio di andare oltre gli orari”, ha detto domenica scorsa Papa Francesco rivolgendosi ai diaconi. Un pensiero che non ha sorpreso don Rosario Sultana, parroco della chiesa Madonna del Carmine della diocesi di Noto e direttore della Pastorale diocesana giovanile. “È un’esperienza che abbiamo sperimentato in questi anni – spiega il sacerdote – raccogliendo consensi. Poi abbiamo allungato l’orario di apertura, dalle venti all’una, in occasione dell’Infiorata che si svolge, ogni anno, nel periodo di Maggio a Noto. Abbiamo notato la presenza di tantissimi turisti e concittadini che pregano e sostano davanti al Tabernacolo. La nostra parrocchia ha programmato per i visitatori una catechesi mistagogica, attraverso un percorso che illustra le opere d’arte presenti all’interno della chiesa e parli di Dio. Noi abitiamo nella casa canonica, ma penso a tantissime parrocchie in cui il parroco abita in un’altra struttura. Tutti i parroci dovrebbero fare la scelta di abitare la casa canonica”.

 

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