Parrocchie aperte: don Leo (Santa Maria – Ugento-Santa Maria di Leuca), “se non sono le chiese ad accogliere i bisogni del popolo di Dio, chi lo deve fare?”

“Se non sono le chiese ad accogliere i bisogni del popolo di Dio, chi lo deve fare?”: così don Giovanni Leo, parroco della basilica di Santa Maria di Leuca, nella diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, commentando il richiamo di Papa Francesco sul tenere aperte sempre le porte delle parrocchie. La basilica di Leuca è anche santuario, luogo dal marcato carattere aggregazionale e votivo. Esistono anche una casa d’accoglienza per gli anziani gestita dalle Suore Compassioniste Serve di Maria e un’altra casa di spiritualità e di accoglienza. Un grande sforzo per garantire sempre accoglienza, disponibilità per la riconciliazione, la solennità e la dignità delle varie celebrazioni. “Il santuario – continua don Giovanni – soprattutto in questo periodo è aperto dalla mattina alle 7 fino alle 21,30 e in estate fino anche alle 23.30 di sera. Questo poi è un santuario quindi c’è una dimensione dell’accoglienza ancora più forte”. Ma don Giovanni sa che non è per tutti facile seguire l’intera comunità: “C’è un problema certo di strutture. In Salento poi c’è tanto turismo estivo e non è sempre facile conciliare le dimensioni spirituale e turistica. Bisogna far conciliare le due ‘anime’, valorizzando la dimensione di accoglienza. E poi d’estate aumentano anche i matrimoni nella nostra basilica. Un momento in cui bisogna sempre ricordarsi di mantenere la sobrietà e la solennità dell’occasione, per non svilire il luogo di devozione”.

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