Parrocchie aperte: don Pangallo (San Giorgio Extra – Reggio Calabria-Bova), “una scommessa di questo tempo”

“Nel giorno del Corpus Domini il Signore ci ha visitato nei corpi trafitti dei migranti: 36 donne e 3 bambini tra le 45 vite spezzate. Un mare di dolore tra i più di 600 sopravvissuti al naufragio. Ciò che come diocesi di Reggio Calabria-Bova stiamo vivendo in questi giorni è una ‘chiamata all’apertura’. Le parole rivolte da Papa Francesco sono una grande provocazione spirituale insieme alla folla di miseri che sbarca tra noi fragili”. A dirlo al Sir è don Antonino Pangallo, direttore della Caritas diocesana e parroco a San Giorgio Extra. Per don Pangallo “tutto ciò che sta avvenendo al porto di Reggio Calabria provoca fortemente all’apertura. Almeno 10 parrocchie stanno sperimentando in questi giorni l’affidamento di alcuni giovani egiziani, da poco maggiorenni, per fare con loro un progetto di vita, un cammino verso l’elaborazione di un progetto migratorio. Una casa famiglia in un bene confiscato accoglie donne migranti in difficoltà. Una casa per minori apre le porte a chi non ha una famiglia che lo accompagni”. Le parrocchie – spiega il sacerdote – stanno “elaborando concretamente cosa significhi apertura, non solo degli spazi ma della vita comunitaria, affinché divenga grembo che genera, custodisce e libera la vita. È una scommessa di questo tempo nel quale il Signore ci visita”.

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