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Portogallo: mons. Clemente (Lisbona), “donare se stessi in favore di chi soffre”. Impegnarsi per vita e pace

Nell’omelia della domenica di Pasqua, pronunciata dinanzi a centinaia di fedeli riuniti nella cattedrale, il cardinale-patriarca di Lisbona, monsignor Manuel Clemente, ha proposto a tutti i cattolici di “far dono di sé in favore dei più bisognosi, quale miglior modo di continuare la Resurrezione di Gesù nella vita quotidiana”. “Scegliamo ciò che ha scelto Gesù, liberiamoci dai nostri egoismi, affinché gli altri possano trovar posto dentro di noi, sicuri che, se faremo questo, cominceremo a rivivere, ed insieme a noi lo farà il mondo”, ha detto mons. Clemente. Ricordando i milioni di cristiani che celebrano la gioia della Resurrezione, “in nazioni in pace e in guerra, in famiglie felici o in lutto”, il patriarca ha invitato a “mostrarsi solidali con le allegrie, le speranze, le tristezze e le angustie di tutti questi nostri fratelli”. Il presidente della Conferenza episcopale portoghese ha spiegato come Gesù continui infatti a soffrire nell’esistenza degli uomini e delle donne di oggi, e ha perciò rivolto “un elogio a coloro che s’impegnano nelle cause della vita e della pace, che aiutano i poveri e i malati, compiendo opere di misericordia che portano sollievo al corpo e allo spirito di chi soffre”. Rafforzando l’idea che i cristiani debbano condividere i dolori e le tristezze dell’umanità in tutto il mondo, mons. Clemente ha concluso affermando che “credere nella Resurrezione di Cristo non vuol dire estraniarsi dal mondo, ma significa anzi dargli continuamente un nuovo inizio”.

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