Attentati di Bruxelles: anche ebrei e musulmani alla Veglia di preghiera in cattedrale

Anche rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane di Bruxelles hanno partecipato ieri sera alla Veglia ecumenica di preghiera in memoria delle vittime degli attentati, organizzata dai leader delle Chiese cristiane presenti in Belgio. Era presente Salah Echallaoui, presidente dell’Esecutivo dei musulmani in Belgio (Emb). “Siamo tutti figli di un unico Padre – ha detto una rappresentante della Comunità ebraica prendendo la parola – e siamo tutti membri di una grande famiglia”. La donna ha ricordato l’esperienza vissuta dal padre in un campo di concentramento durante la Shoah ma anche ricordato che suo padre non ha “mai perso la speranza pur nelle tenebre più oscure”. “L’odio e la violenza conducono alle tenebre. L’amore e il rispetto per l’altro conducono alla luce e alla vita”. Anche per i musulmani ha preso la parola una donna che ha ricordato l’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco su tema della misericordia. “Vi parlo con un cuore ferito”, ha detto. Ma “il messaggio che voglio lasciare è un messaggio di speranza”. Ed ha concluso il suo intervento leggendo una preghiera dell’Abbé Pierre: “Continuerò a credere, anche se tutti perdono la speranza. Io continuerò ad amare, anche se gli altri distillano odio. Continuerò a costruire, anche se gli altri distruggono. Continuerò a parlare di pace, anche nel bel mezzo di una guerra… E io continuerò a gridare, anche se gli altri tacciono”.

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