Parlamento Ue: povertà infantile, investimenti per protezione sociale, sanità, istruzione, case

(Strasburgo) La lotta al terrorismo e le azioni contro la radicalizzazione (in ambito preventivo, educativo, culturale e sociale) sono i principali ma non gli unici temi di cui si discute in questi giorni della sede dell’Europarlamento a Strasburgo, dove è in corso la sessione plenaria di novembre. Oggi arriva fra l’altro in votazione una risoluzione sulla povertà infantile, per la quale vengono proposte alcune raccomandazioni per interrompere il “circolo vizioso” che, soprattutto dalla crisi del 2008 in avanti, ha portato alla soglia del disagio oltre un milione di minori. Tra le raccomandazioni figurano: maggiori investimenti per la protezione sociale, la sanità, l’istruzione e gli alloggi sociali, oltre alla costituzione di fondi di “garanzia infantile”. Il testo è stato redatto da Inês Cristina Zuber, eurodeputata portoghese: si chiede alla Commissione europea e agli Stati membri di “intensificare le risorse, i servizi e la partecipazione dei bambini alla lotta contro la povertà infantile”. La risoluzione afferma che “nel 2013, 26,5 milioni di bambini nell’Ue28 erano a rischio di povertà o esclusione sociale”. “In Estonia, Grecia e Italia, la percentuale di bambini che non possono mangiare carne, pollo o pesce per due giorni consecutivi è raddoppiato dal 2008”.

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