Editoria: Mattarella, “della lettura avremo sempre bisogno, forza della cultura è insuperabile”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“La forza della cultura, che passa anche dalla lettura, è insuperabile”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Roma alla cerimonia in occasione del 150° anniversario dell’Associazione italiana editori. Prima del Capo dello Stato, erano intervenuti, tra gli altri, anche la senatrice Elena Cattaneo e lo scrittore Alessandro Baricco. “Viviamo in un tempo di trasformazioni straordinarie – come sempre, in realtà, nella storia – ma con un ritmo di gran lunga più incalzante che poc’anzi Alessandro Baricco ha indicato, accorciando la durata di un secolo e mezzo a trent’anni”, ha notato Mattarella, secondo cui “cambiano rapidamente gli strumenti, i paradigmi, gli stessi linguaggi. Si presentano nuove piattaforme e nuove tecniche e costringono a correre”. “I prossimi centocinquant’anni – ha proseguito – saranno un’avventura affascinante, in ampia misura inimmaginabile per noi. Ma della lettura avremo sempre bisogno. Si affermerà sempre”. “La forza della cultura – ha osservato il Capo dello Stato – è insuperabile, in tutte le sue varie espressioni, con tutti i mezzi che vi sono e vi saranno”.
Rivolgendosi agli imprenditori del settore, Mattarella ha notato come “siete imprenditori di una particolare specie, con una particolare missione. I conti in ordine, la capacità di innovare, sono condizioni essenziali di ogni impresa”. “Non svolgereste questa attività – ha sottolineato – senza la passione per la conoscenza, per la cultura, per la collettività di cui siete parte. Non si è editori senza questa passione”. Poi “vi occupate, necessariamente, anche di questioni materiali che possano rendere i vostri lavori e i vostri prodotti più facili da distribuire e più agevoli da acquistare per il pubblico”. “La politica, le istituzioni – ha ammonito Mattarella – hanno il dovere di confrontarsi con voi e di approntare le misure più idonee per diffondere i libri e per far sviluppare la lettura”.
“Si legge ancora troppo poco in Italia”, ha continuato il Capo dello Stato, per il quale “dobbiamo migliorare: leggere è una ricchezza immateriale della quale non possiamo fare a meno”.

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