Giornata rifugiato: Ue, milioni di persone in fuga da fame, guerre, disastri. “Proteggere diritti dei più vulnerabili”

(Bruxelles) “Nel 2018, 70,8 milioni di persone sono state sfollate con la forza, in tutto il mondo, in fuga da conflitti, violazioni dei diritti umani, persecuzioni, disastri naturali e gli impatti dei cambiamenti climatici”; fra di esse, 29,4 milioni sono rifugiati o richiedenti asilo. “Oggi riaffermiamo il nostro impegno forte e di lunga data per proteggere i diritti dei più vulnerabili, coloro che sono costretti a fuggire abbandonando le loro case”. Alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato, la Commissione europea e l’Alto rappresentante per la politica estera firmano una nota congiunta che descrive la situazione attuale nel mondo. “Affrontare le migrazioni forzate richiede una partnership globale e inclusiva in cui la solidarietà e la responsabilità siano condivise da tutta la comunità internazionale e non solo da alcuni Paesi e donatori o ospitanti”. “L’Europa è e resterà un rifugio sicuro per chi ha bisogno di protezione internazionale. Dal 2015, gli Stati membri dell’Unione hanno concesso protezione a oltre 1,9 milioni di persone”, vi si afferma. “In qualità di principale donatore mondiale di aiuti, l’Ue stanzia l’80% della sua assistenza umanitaria per aiutare i profughi forzati e le loro comunità di accoglienza in oltre 40 Paesi. Ciò va di pari passo con l’assistenza allo sviluppo, nonché con il lavoro sulla prevenzione dei conflitti, il rafforzamento dello stato di diritto e la promozione di misure di allarme rapido e di prevenzione”.
Commissione Ue e Federica Mogherini affermano a una voce: “Dalla Siria al Sud Sudan, dal Myanmar al Venezuela, lavoriamo verso soluzioni durature per raggiungere la pace e la stabilità”. Finora, l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno fornito un sostegno pari a quasi 17 miliardi di euro per i rifugiati siriani. Lungo la rotta del Mediterraneo centrale, “il nostro lavoro è volto a combattere trafficanti e contrabbandieri, salvare vite umane, migliorare la terribile situazione di rifugiati e migranti, evacuare chi è nel bisogno e aprire vie legali continua senza sosta”. Infine: “Finché accade che i rifugiati perdano la vita cercando di raggiungere un luogo sicuro, il nostro lavoro dovrà continuare. Continueremo a proteggere i diritti umani dei rifugiati all’interno e all’esterno dell’Europa e collaboreremo con i Paesi partner e le organizzazioni internazionali per stabilire percorsi più sicuri e legali per coloro che necessitano di protezione”.

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