Diocesi: Oppido Mamertina-Palmi, il card. Parolin ha concluso il Congresso eucaristico. “Il mondo ha bisogno dell’Eucaristia”

“L’Eucaristia è una risorsa offerta all’esistenza del mondo”. Lo ha detto il card. Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, presiedendo questo pomeriggio nella parrocchia San Gaetano Catanoso di Gioia Tauro la Messa conclusiva del II Congresso eucaristico della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. “Spesso c’è chi pensa che il mondo sia sostenuto dall’intreccio dei tanti e diversi egoismi. Ciascuno cerca il suo interesse e la società si forma perché gli interessi di uno sono intrecciati con quelli degli altri – ha detto il porporato –; per questo ci sopportiamo e sosteniamo a vicenda. Tale analisi è però gravemente incompleta e se viene presa in assoluto è dannosa”.
Per il card. Parolin, “il mondo sta in piedi perché ci sono persone che amano davvero, che portano non solo il peso della propria vita, ma anche il peso della vita degli altri, che rinunciano ai propri successi e onori per lasciare spazio all’affermazione degli altri e al loro bene”. Infatti, “se togliamo tutto questo, il mondo diventa un inferno; e quando il mondo diventa un inferno, scompare il desiderio stesso di vivere e il desiderio di dare vita ad altri”.
Per questo – la certezza – “il mondo ha bisogno dell’Eucaristia” perché essa “è una sorgente immensa di amore concreto”. “Se ripercorriamo la storia della carità in Occidente, cioè nella nostra cultura – ha proseguito il card. Parolin – possiamo rivedere quanto di questa carità ha avuto la sua sorgente nell’Eucaristia; quanto dell’attenzione ai poveri, ai malati, agli anziani, ai bambini sia debitore dell’esperienza dell’Eucaristia”. A partire dalla considerazione che “non possiamo certo restituire a Cristo quello che ci ha dato”, “possiamo restituirlo a coloro che Cristo ama, quindi ai nostri fratelli”. Da qui l’invito: “cerchiamo di amare gli altri e di prenderci cura di loro; ed essi, a loro volta, trasmetteranno il medesimo amore ad altri e ad altri ancora, fino a che, finalmente, il dinamismo dell’amore non raggiunga tutti e tutti vi siano coinvolti. Questa è la legge dell’Eucaristia”.

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