Venezuela: Briceño (Signis), per comunicare la situazione del Paese “promotori di verità sorgono come piccoli giganti”

Di fronte “alla macchina della comunicazione filogovernativa, attraverso la quale si applicano le migliori teorie sull’uso dei media per l’indottrinamento ideologico del popolo, sorgono come piccoli giganti tutti questi promotori di verità i quali, animati da distinte voci, stanno mostrando il vero scenario politico, sociale, economico e anche legale di un paese che cerca cambiamento e libertà”. Lo scrive in un intervento per il Sir, dedicato al ruolo della comunicazione nell’attuale situazione del Paese, padre Néstor Briceño Lugo, presidente dell’Associazione cattolica venezuelana per la Comunicazione Signis Venezuela. In questo momento, scrive Briceño, “il giornalismo indipendente unisce i suoi sforzi alle Ong che lottano per mostrare la realtà del paese, tra i quali vanno sottolineati il Comitato dei familiari e delle vittime (@COFAVIC), il Foro penale (@ForoPenal), il Cecodap e altri. Vale la pena di sottolineare che il Dipartimento di Pastorale delle comunicazioni della Conferenza episcopale venezuelana ha gradualmente creato reti per l’appoggio sia del lavoro informativo ed ecclesiale sia per la ricerca di soluzioni concrete, così come di diverse modalità di pensare e sognare il paese”. Un lungo lavoro, del quale ora si stanno raccogliendo i frutti, nel contrasto all’azione dell’informazione filogovernativa. Infatti, fa notare il giornalista, “fino al 2016 il Governo ha saputo svolgere il suo lavoro di autopromozione a livello internazionale: mentre il paese veniva sommerso in una spirale di povertà, a partire dall’arrivo di Chávez al potere nel 1999, all’estero era percepita la proiezione di un paese che riceveva immensa quantità di denaro per l’alto costo del petrolio”.

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