Ue: Badaloni (giornalista), “contro disinformazione che manipola coscienze mobilitarsi e fare gioco di squadra”

foto SIR/Marco Calvarese

“Vogliamo un’Europa dei popoli o un’Europa degli Stati? Vogliamo essere schiavi o vogliamo essere liberi?”. Sono gli interrogativi posti dal giornalista Piero Badaloni, moderatore dell’incontro odierno di Retinopera a Roma, nel corso del quale è stato presentato il documento “I 6 punti dell’Europa che vogliamo”, un testo condiviso in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio. In questo clima di “disinformazione scientificamente voluta” Badaloni invita a “continuare a fare gioco di squadra, a mobilitarsi” per tentare di “contrastare questa disinformazione e fare prevalere, e mancano solo 100 giorni, le scelte di testa e non di pancia”. Per il giornalista occorre puntare sulla comunicazione che diventerà “fondamentale nella costruzione della strategia del buonsenso”. Oggi, insiste, “prevalgono la disinformazione, le bufale, le bugie, la strada con cui possono manipolare le coscienze di chi non è preparato e non capisce quanto sia importante questa fase storica per il futuro della nostra comunità. Una comunità che vive attraverso il dialogo e il confronto civile non basato sul populismo. Occorre far passare la differenza chi crede nell’Europa e chi la vuole indebolire”. “Qui si gioca la partita”, conclude con un ricordo del sacrificio di Antonio Megalizzi.

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