Giornata del malato: mons. Tessarollo (Chioggia), “ricordare differenza tra regalo e dono”

“La logica del dono suppone il desiderio di stabilire un legame, non solo di dare un servizio, perché essa dà una qualità diversa al servizio stesso”. Lo scrive mons. Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, nell’editoriale del settimanale diocesano “Nuova Scintilla”, dedicato alla Giornata mondiale del malato, che ricorre l’11 febbraio. “Mi piace sottolineare la distinzione che Papa Francesco fa nel suo messaggio tra regalo e dono – aggiunge il presule -. È particolarmente importante rendersi conto di questa diversità quando abbiamo a che fare con i malati, sia da parte dei familiari come pure da parte di chi fa opera di volontariato e anche da chi per professione si prende cura di loro”. Indicando Madre Teresa come modello, mons. Tessarollo afferma che “Papa Francesco nel messaggio per la Giornata sottolinea come lei in tutta la sua esistenza è stata generosa dispensatrice della misericordia divina, rendendosi a tutti disponibile attraverso l’accoglienza e la difesa della vita umana, quella non nata e quella abbandonata e scartata”. L’auspicio del vescovo è che “questa giornata stimoli non solo gli operatori e volontari del mondo della salute, ma anche tutti noi sacerdoti e ministri dell’eucaristia alla qualità e quantità della nostra presenza e attenzione per quanti vivono l’esperienza della malattia, della vecchiaia che rende immobili e che isola dal rapporto con la stessa comunità cristiana”.

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