#SiamoQui: don Rauti (Calabria), “no deciso al clericalismo” e “sì forte alla testimonianza”

Un messaggio “fortissimo, devastante, detto con una semplicità estrema” è quello che Papa Francesco ha consegnato ai giovani e all’intera comunità ecclesiale. “Ci ha detto che la Chiesa senza testimonianza è solo fumo: questa espressione così forte ci richiama all’essenzialità del Vangelo, al fatto che più che le parole contano l’impegno nella vita quotidiana e l’appartenenza a Cristo”, sottolinea don Ivan Rauti, incaricato della pastorale giovanile della Calabria, che si sofferma anche sulle parole di Bergoglio rispetto al ruolo degli adulti e “al clericalismo, una perversione della Chiesa”. “Non si tratta di uno slogan, ma di un concetto altrettanto forte che riguarda i sacerdoti ma anche i laici”, osserva don Rauti. “Molte volte – spiega – è difficile rompere certi schemi, che vengono perpetrati dagli adulti e incastrati in modelli fissi che non vanno più bene”. E questo, aggiunge, “non perché siano cambiati Gesù e il Vangelo, ma perché occorre intercettare i cambiamenti”. Secondo l’incaricato regionale della Calabria, nel dialogo con i giovani “si è percepita concretezza”. “Le domande, o meglio le esperienze che i ragazzi hanno presentato al papa sono state senza retorica”, evidenzia il sacerdote ricordando che l’obiettivo è stato proprio quello di “dare l’opportunità ai giovani di esprimersi e di chiedere al Papa, a partire da questo ascolto, delle indicazioni, delle proposte, delle piste”.

 

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