Dall’incontro dei giovani con il Papa sono emerse alcune questioni che “mettono in collegamento i due Sinodi sulla famiglia che sono stati già celebrati e quello del prossimo ottobre sui giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Lo sottolinea don Nicola Ban, incaricato della pastorale giovanile del Triveneto, che si augura che queste sollecitazioni “vengano riprese dai vescovi, durante l’assemblea sinodale”. “Sono stati toccati alcuni temi centrali, tra cui – spiega il sacerdote – quello della scelta che a volte rischia di paralizzare i giovani, di bloccarli o di ridurne le prospettive, quello del sogno che è strettamente legato al precedente perché si fa fatica ad operare delle scelte se non c’è una direzione e non si rischia”. A questi si aggiunge il tema “della capacità, come cristiani, di dare testimonianza controcorrente dal punto di vista della professione e della vita di coppia”. Così, “se dal Sinodo sulla famiglia era emersa la difficoltà dei giovani a fare delle scelte definitive e a costruire una famiglia”, ora è arrivato il momento di “parlare ai giovani di famiglia e di professione come luoghi di espressione del sé, di manifestazione della vita e nei quali si può collaborare alla costruzione del Regno”.