Dipendenze: Squillaci (Fict), “pericoloso vuoto mentre vecchie e nuove droghe dilagano”. 460.000 in Italia hanno bisogno di cure

“Il sistema dei servizi sulle dipendenze sta brancolando in un pericoloso vuoto legislativo e politico, mentre le droghe vecchie e nuove dilagano. Nelle dipendenze gli interlocutori politici ormai mancano in modo strutturale da oltre 7 anni. Qui non rischiamo più di perdere la partita contro le dipendenze: oggi rischiamo di non scendere proprio in campo! Un rischio che in parte è già realtà”. Lo ha affermato Luciano Squillaci, presidente Fict, a margine dell’incontro con i rappresentanti degli oltre 600 servizi per le dipendenze gestite dai Centri Fict a Bologna. Squillaci menziona poi alcuni dati, “gli unici ufficiali che abbiamo” – ha precisato – sono quelli delle ultime relazioni al Parlamento “ed oggi li mettiamo a confronto con i dati dell’Osservatorio Fict: c’è una discrasia tra i dati del consumo e le risposte effettive che il sistema dei servizi pubblici e privato sociale riescono a dare. Secondo i dati del 2015, sappiamo che circa 460mila persone in Italia hanno bisogno di trattamento terapeutico per una dipendenza, ma solo 140 mila vengono effettivamente trattati dai servizi e di questi 120 mila usano eroina come sostanza primaria. Parliamo di servizi in generale, perché poi in particolare agli enti del privato sociale, almeno per le vie ufficiali, arriva solo il 10% dell’utenza”. Nei servizi territoriali della Federazione “sono state raggiunte oltre 56.547 persone con problemi di dipendenza da nuove sostanze di abuso, da farmaci, fino alle dipendenze cosiddette comportamentali, senza sostanza, prima su tutte il gioco d’azzardo”.  “Purtroppo però sono servizi che nessuno riconosce, perché la macchina legislativa, nel frattempo, non si è aggiornata al repentino mutamento delle dipendenze – denuncia Squillaci -. Il sistema ufficiale, oggi, riesce a rispondere solo alle dipendenze classiche, accogliendo una parte minoritaria del fenomeno”. Problemi di budget rendono anche difficoltoso il diritto alla cura: i dati del 2016 mostrano infatti come su 143 mila tossicodipendenti in carico presso i servizi pubblici solo 15.563 hanno la possibilità di accedere alle comunità terapeutiche, circa l’11%.

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