Cantieri di lavOro: Notarstefano, “accogliere realtà ed esperienze nei territori per renderle generative”

“Un movimento che vuole accogliere realtà ed esperienze nei territori per invitarle a venir fuori in modo generativo”. Così Giuseppe Notarstefano, membro del Comitato scientifico organizzatore delle Settimane sociali, ha definito i “Cantieri di lavOro”, evoluzione delle buone pratiche dei “Cercatori di lavOro”, durante il suo intervento, questa mattina, a Salerno, al terzo seminario nazionale di Pastorale sociale, organizzato dall’Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro. Tre verbi i verbi evidenziati: accogliere, generare e trasformare. Parlando dei processi avviati dall’esperienza della Settimana sociale di Cagliari, l’economista ha invitato a “tenere insieme esperienze, registri comunicativi, protesta e proposta, e sensibilità”. “Tenere insieme è una grandissima sfida per un Paese sempre più frammentato – ha aggiunto -. Abbiamo bisogno di un’opera di ricucitura”. Poi, la “ricerca di una visione più umana”: “Bisogna rileggere in un contesto più vasto i piccoli segni”. Infine, un terzo passaggio: “Mettere in pratica lo stile ecclesiale del discernimento, il metodo pastorale della sinodalità così da abitare in modo innovativo e creativo il mondo economico”. Da qui, nasce un percorso che parte dalla capacità di “guardare al bene creativo che nei vari settori si va generando per pensare a un modo nuovo di lavorare”. Un percorso che si basi sulla “concretezza”, che matura dalla “testimonianza dei piccoli segni che il bene è possibile”. E sull’esigenza di costruire “connessione a rete per poi fare sistema in modo da creare innovazione sociale che diventa capacità di proposta”. “Questi processi avviati a Cagliari dobbiamo continuare a costruirli quotidianamente”, ha spiegato. Secondo Notarstefano, il “punto di forza della proposta” è la “flessibilità dinamica”: “La costruiamo insieme”. Altrettanto importante è “l’adattabilità alle esigenze di un territorio che è vasto”. “Noi mettiamo a disposizione un metodo e delle competenze che devono essere riconosciute in una logica orizzontale”.

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