Rifugiati: p. Ripamonti (Centro Astalli), “le loro storie ci aiutano a non ricadere in tragici errori”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Le storie dei rifugiati ci aiutano a fare memoria dei fantasmi del nostro passato per non ricadere più in quei tragici errori che ci hanno portato a negare l’uguaglianza e la dignità di ogni essere umano banalizzando il male”. Lo ha detto padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, nel suo saluto al cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in visita oggi pomeriggio al Centro Astalli a Roma, per incontrare i rifugiati. “Con il loro presente spesso segnato da difficoltà, i rifugiati – ha proseguito padre Ripamonti – ci ricordano alcune priorità delle politiche sociali che riguardano tutti, quali il lavoro, la casa e la salute, e che negli ultimi anni non ci hanno visti impegnati come avremmo dovuto”. “Quello che vorremmo fare con lei oggi – ha aggiunto – è dare un volto a queste azioni, dando voce ai rifugiati che racconteranno la loro storia. Sono storie fatte di tanti incontri, di tante relazioni nel bene e nel male, di tanti gesti e azioni che cercano di ricucire e pacificare il nostro vivere insieme ma anche di tante inadempienze, ritardi, mancanze personali e istituzionali che interrogano profondamente su chi vogliamo essere e dove stiamo andando”.

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