Famiglia e nuove tecnologie: Padula (Copercom), “reti digitali prolungamento delle relazioni familiari”

“Reti digitali come prolungamento e accessorio delle relazioni familiari e non come dimensione alternativa e conflittuale”. È questa secondo Massimiliano Padula, sociologo dei media e presidente del Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione), una delle questioni più significative emerse dal rapporto Cisf dedicato proprio al legame tra social media e famiglia, presentato oggi a Roma. Padula è stato uno dei relatori della tavola rotonda del pomeriggio, assieme ad Angela Nava (Consiglio nazionale degli utenti) ed Emma Ciccarelli (Forum delle associazioni familiari). “Quello che è emerso dall’indagine – aggiunge il presidente del Copercom – è una duplice necessità: quella dell’educazione e della comprensione, soprattutto in un Paese come il nostro che fa delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni un uso ancora limitato delle sue potenzialità e soprattutto finalizzato, come si legge nella ricerca, alla soddisfazione di un mero bisogno relazionale”. “I risultati di questo lavoro sono confortanti – nota Padula – perché evidenziano come il presunto predominio della tecnologia sull’uomo non sia effettivamente reale. Infatti, in ogni contesto sociale e nello specifico in quello familiare prevalgono sempre le categorie umane che necessitano di essere reinterpretate e riposizionate alla luce dei tempi, degli spazi e dei codici del web”. La giornata di studi è stata anche l’occasione per una riflessione condivisa e per il lancio di alcune proposte operative, “che insistono su concetti come la responsabilità e l’autenticità”. “Lo dimostra – conclude Padula – la presenza di interlocutori diversi, come Cisf, Agcom, Comitato media e minori, le università, gli utenti e le associazioni, ma che insieme possono contribuire a equilibrare sempre di più il rapporto tra media e famiglia”.

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