Libro bianco oncologia 2018: Valentini (coordinatore), “cantiere aperto e ponte tra pazienti e medici”

“Un cantiere aperto, un ponte tra i pazienti come persone e la comunità dei professionisti dell’ospedale”. Vincenzo Valentini, direttore del Polo scienze oncologiche ed ematologiche della Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli e ordinario di radioterapia all’Università Cattolica di Roma, definisce in questi termini il Libro bianco dell’oncologia del Gemelli 2018, di cui è coordinatore, presentato oggi nella capitale. Rispetto alla prima edizione (2017), l’e-book attuale presenta “un’innovazione: il raccontare la tecnologia”. Per Valentini “dietro queste informazioni c’è un’identità: il nostro appartenere ad una relazione con queste persone malate di tumore che si esprime nell’impegno di ognuno di noi a vivere la propria dimensione professionale in tutte le sue sfaccettature. Con questo Libro bianco si è realizzato uno strumento di comunicazione per cercare di rispondere alle domande che si pongono i pazienti oncologici nel percorso quotidiano che un numero sempre crescente di persone compie”. “È anche un tentativo di mettersi dalla parte dei malati che hanno necessità di sentirsi accolti ed avere risposte”, spiega Armando Orlandi mentre sul video in sala passano le immagini di un’intervista in cui un paziente venuto da Cagliari sottolinea l’umanità, la capacità di ascolto, la competenza dei medici e di tutto lo staff. “Accoglienza e ascolto – conclude Orlandi – danno fiducia e speranza nell’affrontare un percorso terapeutico non sempre facile”.

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