Incendio alla Sacra di San Michele: spento dopo poche ore, nessun ferito fra i padri rosminiani. Oggi la stima dei danni

È stato spento dopo poche ore l’incendio che nella serata di ieri ha distrutto il tetto del convento della Sacra di San Michele alle porte di Torino, in Bassa Valle di Susa. La causa presunta (per ora) è quella di un corto circuito. Nessun ferito fra i padri rosminiani e nessun danno alle numerose opere d’arte e storiche ospitate dal convento la cui costruzione con la chiesa risale al periodo tra il 983 e il 987. Collocata in cima al monte Pirchiriano, a 40 chilometri da Torino, la Sacra di San Michele attira ogni anno centomila visitatori da tutto il mondo. Le fiamme sono state spente per merito del lavoro di cinque squadre di vigili del fuoco dopo che l’allarme era scattato nella tarda serata di ieri. L’ipotesi del corto circuito è dovuta al fatto che in questo periodo l’edificio è sottoposto a lavori di ristrutturazione. “Ero al computer, e stavo scrivendo, quando all’improvviso è saltata la corrente”, ha raccontato immediatamente dopo l’incendio uno dei tre padri rosminiani che hanno comunque lasciato il convento. In queste ore i vigili del fuoco stanno bonificando il tetto e in giornata verrà svolto un sopralluogo più accurato per la stima dei danni. I fondi a disposizione della Regione Piemonte, ha subito assicurato il presidente Sergio Chiamparino, “si stimano sufficienti per far fronte ai danni”.

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