Giorno della memoria: cerimonia al Quirinale. Mattarella, attenzione ai “focolai di odio, intolleranza, razzismo e antisemitismo presenti nelle nostre società”

“Focolai di odio, di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo sono presenti nelle nostre società e in tante parti del mondo. Non vanno accreditati di un peso maggiore di quel che hanno: il nostro Paese, e l’Unione europea, hanno gli anticorpi necessari per combatterli; ma sarebbe un errore capitale minimizzarne la pericolosità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, concludendo con un suo discorso la solenne cerimonia che si è svolta questa mattina al Quirinale per la commemorazione del Giorno della memoria. “Sorprende sentir dire, ancora oggi – ha detto Mattarella -, da qualche parte, che il Fascismo ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con determinazione”. Alla cerimonia era presenti con le autorità politiche del Paese e i rappresentanti delle Comunità ebraiche di Roma, anche un gruppo di giovani appena tornati dall’esperienza del viaggio ad Auschwitz. “A loro – ha detto il presidente – viene affidato il compito di custodire e tramandare la Memoria, perché non si attenui e non si smarrisca mai, per non rischiare di provocare nuovi lutti e nuove tragedie”. “La Memoria, custodita e tramandata, è un antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato”. “Egualmente credo che tutti gli italiani abbiano il dovere, oggi, di riconoscere che un crimine turpe e inaccettabile è stato commesso, con l’approvazione delle leggi razziali, nei confronti dei nostri concittadini ebrei. La Repubblica italiana, proprio perché forte e radicata nella democrazia – ha quindi concluso il Capo dello Stato -, non ha timore di fare i conti con la storia d’Italia, non dimenticando né nascondendo quanto di terribile e di inumano è stato commesso nel nostro Paese, con la complicità di organismi dello Stato, di intellettuali, giuristi, magistrati, cittadini, asserviti a una ideologia nemica dell’uomo”.

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