Diocesi: mons. Sorrentino (Assisi), “alla luce culturale, tecnologica, sociale, non sempre corrisponde la luce nel cuore”

“Alla luce culturale, tecnologica, sociale, non sempre corrisponde la luce nel cuore”. Lo ha affermato ieri mattina il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, presiedendo nella cattedrale di san Rufino, la celebrazione eucaristica trasmessa da Rai 1. “La luce del cuore è decisiva”, ha osservato Sorrentino, secondo cui “viviamo in una società che ha fatto luce su tante cose”. “La conoscenza – ha spiegato – ha raggiunto punte avanzatissime. In internet possiamo procurarci una miriade di informazioni. È luce? Certo. La conoscenza è sempre illuminante”. “Tuttavia non sempre ci rende gioiosi. Non sempre ci rende più buoni”, ha proseguito il vescovo, rilevando che “si coniuga spesso a tante contraddizioni morali”. Commentando il brano evangelico del cieco nato, Sorrentino ha sottolineato che il “cammino dal buio alla luce è proposto a tutti”. “Qui ad Assisi – ha aggiunto – abbiamo per questo un testimone e un maestro: Francesco, che questa luce del cuore sperimentò quando giunse a spogliarsi di tutto per rivestirsi di Cristo”. E, riferendosi ai partecipanti al raduno annuale del Movimento apostolico ciechi conclusosi ieri ad Assisi, il vescovo ha affermato che “testimoni di questo cammino possono essere anche i fratelli e sorelle del Movimento apostolico ciechi che oggi sono con noi”. “Essi – sanno spiegarci, con l’eloquenza del loro vissuto – ha detto Sorrentino – come la luce del cuore sia importante almeno quanto la luce degli occhi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy