Caritas: card. Montenegro, dopo 50 anni denuncia della “Popolorum Progressio” ancora “attuale”

(dall’inviata Sir a Castellaneta) A 50 anni dall’enciclica “Populorum Progressio” pubblicata il 26 marzo 1967 da Paolo VI e dedicata al tema dello sviluppo dei popoli “resta attuale la forte denuncia degli squilibri planetari che si salda strettamente al magistero di Papa Francesco, non limitandosi soltanto a denunciare gli squilibri, ma analizzandone le cause”. Lo ha sottolineato il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas italiana, parlando in apertura del 39° Convegno nazionale delle Caritas diocesane a Castellaneta (Taranto). “La Chiesa si indigna perché sente che, nonostante il progresso scientifico ed economico, i poveri sono sempre tanti – ha detto -. Noi ci siamo per ricordare che l’uomo è al centro”. La proposta dell’enciclica, ha ricordato, “era quella di un nuovo modello di sviluppo, aperto alla cooperazione, all’accoglienza e al dialogo tra le culture, essendo coscienti che le trasformazioni economiche, politiche, tecnologiche si ripercuotono necessariamente sullo sviluppo integrale dell’uomo e sulla crescita dei popoli”. Il convegno si svolge in Puglia, una regione “dalle mille risorse e dalle tante problematiche, in contesti che spesso amplificano povertà e fragilità che si incontrano – ha ricordato il card. Montenegro -, dalla mancanza di lavoro al lavoro sfruttato, dalla questione dei giovani alla questione delle migrazioni, dalla criminalità organizzata alla povertà delle famiglie, dalla questione ambientale al disagio abitativo”. Eppure, ha concluso, “proprio da qui vogliamo dirci che tanta carità è già presente perché la Chiesa è carità” ed “è consegnata a ciascuno di noi, perché si realizzi”.

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