Papa Francesco: a palestinesi, “dialogo a favore di tutte le componenti della società, in particolare quella cristiana”

“Se per la Chiesa cattolica è sempre una gioia costruire ponti di dialogo con comunità, persone e organizzazioni, è certamente una gioia particolare farlo con personalità religiose e intellettuali palestinesi”. È il saluto del Papa ai partecipanti alla riunione del Comitato permanente per il dialogo con personalità religiose della Palestina, promossa dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ricevuti in udienza nell’Auletta dell’Aula Paolo VI prima dell’udienza generale di oggi. “La Terra Santa è per noi cristiani la terra per eccellenza del dialogo tra Dio e l’umanità”, ha detto Francesco: “Un dialogo culminato a Nazareth tra l’Angelo Gabriele e la Vergine Maria, avvenimento al quale fa riferimento anche il Corano. Il dialogo continua poi in maniera singolare tra Gesù ed il suo popolo in rappresentanza dell’umanità intera”. “Gesù è il Verbo di Dio e il suo parlare agli uomini e alle donne è, il dialogo di Dio con l’umanità”, ha proseguito il Papa riprendendo “le parole di un esponente musulmano”. “Il dialogo si instaura a tutti i livelli”, ha spiegato Francesco: “Con sé stessi, attraverso la riflessione e la preghiera, in famiglia, all’interno della comunità religiosa, tra le diverse comunità religiose, e anche con la società civile. La sua condizione primaria è il rispetto reciproco e, nello stesso tempo, mirare a consolidare questo rispetto al fine di riconoscere a tutte le persone, ovunque si trovino, i loro diritti. Dal dialogo scaturisce una maggiore conoscenza reciproca, una maggiore stima reciproca e una collaborazione per il conseguimento del bene comune e per una azione sinergica nei confronti delle persone bisognose, garantendo loro tutta l’assistenza necessaria”. L’auspicio del Papa è che “le vostre consultazioni conducano a creare uno spazio di sincero dialogo a favore di tutte le componenti della società palestinese, in particolare quella cristiana, considerata la sua esigua consistenza numerica e le sfide alle quali è chiamata a rispondere, specialmente per quanto riguarda l’emigrazione”. “Sono consapevole dell’attenzione che le Autorità dello Stato di Palestina, in particolare il Presidente Mahmoud Abbas, hanno verso la comunità cristiana, riconoscendo il suo posto e il suo ruolo nella società palestinese”, l’omaggio di Francesco, che ha augurato “pace e prosperità per il popolo palestinese, per la Terra Santa e per tutto il Medio Oriente, tanto caro a me e alla Chiesa cattolica”.

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