Natale: mons. Apicella (Velletri-Segni), “momento per riprendere il cammino interrotto”

“Gli occhi del Bambino vedono ciò che noi non possiamo più vedere, perché tanti diaframmi si sono ormai interposti tra noi e Colui che abita nei cieli, cioè nella profondità del nostro essere, se qualcuno non guarisce la nostra cecità”. Lo scrive mons. Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri-Segni, nel suo messaggio per il Natale, pubblicato sul settimanale diocesano “Ecclesia in c@mmino”. Al centro della sua riflessione “l’iniziazione cristiana”, tema che “ci siamo proposti di approfondire quest’anno in diocesi”. “La nascita del Bambino è un momento privilegiato di grazia per riprendere un cammino che forse si era interrotto o procedeva a tentoni e stancamente – aggiunge – tra tante distrazioni e ingannevoli miraggi”. Il presule sottolinea poi che “il Natale di Cristo in noi è sempre il Natale di Cristo Crocefisso e Risorto, che il battesimo opera in potenza e inizialmente, ma che apre a un orizzonte illimitato, a un cammino impegnativo ma carico di promesse e che ha bisogno di essere accompagnato, sostenuto e guidato”. È qui, secondo il vescovo, che “appare il ruolo fondamentale e insostituibile della Chiesa e, in modo ancora più specifico, di quella chiesa domestica che è la famiglia”, che, però, “non può svolgere il suo ruolo se rimane isolata e abbandonata a se stessa”.

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