Referendum trivelle: Mcl Roma, “andare a votare e votare sì” per “indicare un nuovo modello di sviluppo”

“Rinnoviamo il nostro invito ad andare a votare e a votare sì, per custodire la casa che ci ospita, per consegnare alle generazioni future un mondo che non sia stato privato delle sue risorse, per impegnarsi a sfruttare nuove forme di energia che non feriscano l’uomo e il nostro pianeta, per dimostrare di non avere paura e di affrontare con speranza il futuro”. Questo l’appello al voto al referendum sulle trivelle di domenica, dell’Unione provinciale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl) di Roma. La consultazione, si legge in un comunicato di Mcl Roma, rappresenta una duplice occasione: “far sì che le persone e le comunità locali tornino ad essere protagoniste; indicare un nuovo modello di sviluppo che si prenda a cuore il destino delle generazioni future”. “La partecipazione – prosegue il documento – è l’essenza della democrazia”, e in “un momento così difficile, in cui la politica è sempre più distante sia dalle persone che dalle comunità, occorre riscoprire il diritto e il dovere di ciascuno di noi di occuparsi della politica nella sua accezione più nobile”. Con riferimento all’enciclica “Laudato sì”, l’associazione afferma: “è giunto il momento di prendere seriamente le parole di Papa Francesco e di avere il coraggio di scommettere sull’uomo, sulla sua capacità di reinventare il futuro”. E conclude facendo proprie le parole del presidente nazionale Mcl, Carlo Costalli: “la realizzazione del bene comune, come ci insegna il Papa, passa anche attraverso un forte impegno per la difesa della Terra: in questo contesto la difesa del territorio e dei mari va considerata una vera priorità”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy