Papa in Messico: conferenza stampa aereo, “i trafficanti continueranno a lottare tra loro”

“Un popolo non lo si può spiegare semplicemente perché la parola ‘popolo’ non è una categoria logica, è una categoria mitica”. Lo ha detto il Papa ai giornalisti, nel briefing sul volo di ritorno dal Messico, in cui ha ricordato che nella terra che ha appena visitato “si parlano 65 lingue, contando gli indigeni”: “È un popolo di una grande fede, anche ha sofferto persecuzioni religiose, ci sono martiri. Il popolo messicano non lo si può spiegare, questa ricchezza, questa storia, questa gioia, questa capacità di festa e queste tragedie”. “A Ciudad Juárez – ha rivelato Francesco – c’era un patto di 12 ore di pace per la mia visita: dopo continueranno a lottare tra loro, i trafficanti…”. “Un popolo che ha ancora questa vitalità, solamente si spiega per Guadalupe”, la tesi del Papa: “E io vi invito a studiare seriamente il fatto Guadalupe. La Madonna è lì. Io non trovo un’altra spiegazione. E sarebbe bello che voi, come giornalisti, ci sono alcuni libri buoni che spiegano, anche spiegano il dipinto, com’è, cosa significa … E così si potrà capire un po’ questo popolo tanto grande, tanto bello”. Interpellato su un possibile viaggio in Cina, Francesco ha risposto: “La Cina … andare là: mi piace tanto!”. Infine, il ventilato incontro con l’imam di Al-Azhar: “Su questo, è andato mons. Ayuso al Cairo, la settimana scorsa, per incontrare il secondo dell’Imam e anche salutare l’Imam. Mons. Ayuso è segretario del cardinale Tauran, del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Io voglio incontrarlo, so che a lui piacerebbe, e stiamo cercando il modo: sempre tramite il cardinale Tauran, perché quella è la strada. Ce la faremo, su questo”.

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