Presepe e albero a San Pietro: oggi pomeriggio l’inaugurazione, le offerte all’oratorio parrocchiale di Norcia

Le offerte che i pellegrini e turisti che visitano il presepe e l’albero di Natale in piazza San Pietro sono soliti lasciare, verranno destinate quest’anno alla ricostruzione dell’oratorio parrocchiale di Norcia, gravemente danneggiato dal terremoto. Lo annuncia il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ricordando inoltre che l’attenzione che il Papa riserva a quanti sono in difficoltà, in particolare in un periodo come quello del Natale, si manifesta anche con la IV Edizione della Lotteria di Beneficenza per le Opere di Carità del Papa, in corso da alcune settimane con la possibilità di acquistare i tagliandi anche on line. Con l’autorizzazione dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia, è stato trasportato dai restauratori della Direzione dei Musei Vaticani il pinnacolo della Basilica di San Benedetto a Norcia – icona del terremoto che ha sconvolto diverse regioni dell’Italia Centrale nella seconda parte del 2016 – ed è stato deposto accanto al presepe come messaggio di condivisione e solidarietà. Questo pomeriggio, intanto, si inaugurano l’albero e il presepe di piazza S. Pietro, con la relativa illuminazione. Dopo l’inno pontificio, l’inno Italiano e l’inno maltese, suonati dalla Banda del Corpo della Gendarmeria vaticana, il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato, darà il benvenuto ai presenti. Poi i saluti del ministro per la Giustizia, cultura e governo locale di Malta, Owen Bonnici, e dell’arcivescovo di Malta, monsignor Charles J. Scicluna, che quest’anno donano il presepe. Monsignor Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, dalla cui provincia viene invece l’albero, porterà quindi il suo saluto, seguito da quello di Ugo Rossi, presidente della Provincia Autonoma di Trento, e dal sindaco di Scurelle, Fulvio Ropelato. Il saluto di Peter Thun, fondatore della Fondazione Contessa Lene Thun Onlus, che ha permesso ai bambini ricoverati negli ospedali di decorare l’albero, precederà infine il saluto conclusivo di monsignor Fernando Vérgez Alzaga, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

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