Incontro sindaci su rifugiati: Orlando, a Palermo anche “non abbiamo migranti” ma solo “ex” migranti

“A Palermo non abbiamo migranti: chiunque arriva a Palermo, per una decisione del sindaco, diviene palermitano e solo ‘ex’ migrante. Spero un giorno di essere arrestato perché proteggo un clandestino”. A lanciare la provocazione è stato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, intervenendo all’incontro di 80 sindaci del mondo in corso in Vaticano, per iniziativa della Pontificia Accademia delle Scienze, sul tema: “Europa: i rifugiati sono nostri fratelli. “I migranti stanno dando un volto umano alla globalizzazione”, ha proseguito il sindaco, facendo notare che più che di radici cristiane in Europa bisognerebbe parlare di “origini migranti”. Soffermandosi sulla situazione palermitana, il primo cittadino ha sottolineato che la sua città “ha saputo cogliere le ragioni profonde della propria identità. La prima carica dello Stato della Repubblica italiana e la seconda carica, il Presidente Mattarella e il Presidente del Senato Grasso, sono due storie palermitane di lotta contro la mafia. Siamo passati dalla legalità del diritto alla legalità dei diritti”. Poi la citazione del beato Pino Puglisi, il sacerdote palermitano assassinato dalla mafia: “Era un sacerdote come altri”, ha detto Orlando: “Rivendicava solo il diritto dei bambini del suo quartiere di periferia di avere una scuola”. È stato proprio il suo impegno sul versante dell’educazione, secondo Orlando, ciò che “ha fatto più paura ai boss mafiosi”.

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