This content is available in English

Ucraina: Auccro (Consiglio delle Chiese), “il più grande laboratorio ecumenico” compie 20 anni

Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha salutato i membri del Consiglio panucraino delle Chiese (Auccro) in occasione del suo XX anniversario celebrato in questi giorni. Poroshenko ha ringraziato le Chiese per il volontariato e l’assistenza all’esercito, agli sfollati interni e agli abitanti dei territori occupati. Secondo Olexandr Turchynov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, “grazie alla cooperazione attiva ed efficace delle diverse denominazioni in Ucraina non vi sono né conflitti interconfessionali né conflitti interetnici”. Sua beatitudine Sviatoslav Shevchuk, leader della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha sottolineato che l’Auccro è principalmente un’organizzazione sociale in quanto riunisce cittadini di diverse religioni e ha segnalato tre principali successi nella storia del Consiglio dei leader religiosi: “la creazione di una piattaforma di dialogo interreligioso, la promozione dello sviluppo della società civile e il fatto di aver dato maggior prestigio all’Ucraina all’estero”. Il patriarca Shevchuk ha ricordato le parole di san Giovanni Paolo II che durante la sua visita in Ucraina nel 2001 ha definito l’Auccro “il più grande laboratorio ecumenico”. Il patriarca Filaret, leader della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Kiev, nel suo intervento ha invitato ad “unirsi intorno ad unico obiettivo, la salvaguardia dello Stato ucraino”. Alle sue parole ha fatto eco il Rabbino capo dell’Ucraina, Yaakov Dov Bleich, che ha sottolineato come, nonostante la Chiesa non interferisca con la politica, essa “non ha il diritto di rimanere in silenzio” quando si tratta di salvare lo Stato e il suo futuro.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy