Cardinale Scola: discorso di sant’Ambrogio. “Migrazioni banco di prova più importante per l’Europa”

“L’azione della Chiesa nel capoluogo e nell’hinterland continua a cementare, come già negli anni Cinquanta e Sessanta – penso soprattutto alle periferie – uomini e donne delle diverse fase di immigrazione. Costruisce amicizia civica e non cessa di contribuire a delineare il volto del nuovo cittadino ad un tempo ambrosiano ed europeo. In questo contesto si situa la vocazione e missione europea di Milano città metropolitana”. Nel “Discorso alla città” per la vigilia della festa patronale di sant’Ambrogio, l’arcivescovo di Milano, card. Angelo Scola, ha svolto un’analisi della posizione del capoluogo lombardo entro il contesto continentale, anche in relazione alla storia dell’integrazione comunitaria. Qui Scola ha delineato taluni “fattori del declino” dell’Europa di oggi. “La perdita della raison d’être dell’Europa, fenomeno a cui Milano non sfugge, conduce molti analisti contemporanei ad affermare che il Vecchio continente sembra avviato inesorabilmente alla sua fine. Secondo questi analisti si può parlare di declino dell’Europa a partire da quattro ‘emergenze’ sotto gli occhi di tutti: il terrorismo, l’ondata migratoria, la crisi finanziaria e la crisi politica”. Tali emergenze, ha sottolineato il porporato, “sono la punta di un iceberg ben più imponente e, in questo senso, debbono essere considerate come indicatori sintomatici e interconnessi di una degenerazione progressiva e come segnali di allarme per innescare un pensiero e un’azione comuni e lungimiranti”.
“Uno degli effetti più drammatici della progressiva destabilizzazione dell’area mediorientale e di una politica internazionale europea largamente miope e deficitaria, che vede l’Italia altamente penalizzata, è, senz’altro, l’ondata migratoria cui si sta rispondendo con un approccio reattivo e in ordine sparso. L’incapacità di pensare anzitutto in termini di accoglienza – papa Francesco docet – insieme alla spinta nella direzione di una Realpolitik che vorrebbe legittimare il diritto di escludere, sono”, per il card. Scola, “sintomi di un fallimento e di un declino complessivo dell’Europa come protagonista di fronte a questa marea umana di sofferenza. L’attuale fenomeno migratorio si presenta così, secondo non pochi analisti, come il banco di prova più importante del futuro dell’Europa”.

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