Anno vita consacrata: fra Jöhri (Usg), “in alcune diocesi si è fatto parecchio” ma “in vari luoghi è rimasto in ombra”

“È molto difficile dare una risposta globale. In alcune diocesi si è fatto parecchio per far conoscere e valorizzare la presenza della vita consacrata come un dono per la Chiesa; in altre, forse, un po’ meno. La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica ha organizzato dei momenti distinti per formatori e giovani in formazione qui a Roma e so che c’è stata una buona partecipazione e apprezzati. Credo sia mancato un po’ il tempo per prepararsi e anche una collaborazione più ampia”. Lo afferma fra Mauro Jöhri, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori cappuccini e presidente dell’Unione dei superiori generali (Usg). “Noi della Usg – precisa – ci attendavamo di essere maggiormente coinvolti nella programmazione dell’evento. Nello stesso tempo va pure fatto notare come la concomitanza di altri temi centrali come il Sinodo sulla famiglia e l’indizione del Giubileo della Misericordia abbiano aperto nuovi e interessanti fronti nel campo della riflessione ecclesiale. Ritengo sia questa una delle ragioni per cui l’Anno della vita consacrata in vari luoghi sia rimasto piuttosto in ombra”.

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