Santa Sede: Chenaux (storico), c’è stato un “cambiamento di maggioranza” tra l’inizio e la fine del Vaticano II

C’è stato “un cambiamento di maggioranza tra l’inizio e la fine del Concilio”. A ricordarlo è stato Philippe Chenaux, direttore del Centro studi e ricerche sul Concilio vaticano II e membro del Pontificio Comitato di scienze storiche, presentando oggi alla stampa il Convegno internazionale su “Il Concilio Vaticano II e i suoi protagonisti alla luce degli archivi”, in programma in Vaticano dal 9 all’11 dicembre. “Per spiegare questa inversione di tendenza, senza cadere nella trappola dell’ipotesi complottistica”, il ricorso alla categoria dell’esperienza conciliare appare fondamentale”, ha proseguito il relatore, che citando Giovanni Paolo II ha sottolineato come il Concilio abbia avuto “un significato unico e irripetibile per tutti coloro che vi hanno preso parte”, rappresentando per molti vescovi “non solo una straordinaria esperienza di comunione fraterna sotto la guida dello Spirito Santo, ma anche una scuola di aggiornamento teologico”. Di qui la necessità di “ripartire dagli archivi”, non per “scrivere una contro-storia del Concilio Vaticano II”, ma per “riprendere l’indagine storica sulla base di una documentazione la più larga possibile e senza a priori di tipo ideologico, evitando di strumentalizzare la storia del Concilio per fini estranei alla storia stessa, e tentando di arrivare ad una comprensione più equilibrata e più condivisa del Vaticano II”.

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