Fede: mons. Bertolone (Catanzaro), “il rapporto con le scienze si intreccia con la finanza”

“Come riconnettere fede, ragione, spirito e cuore, fraternità e intolleranza? Quale ruolo avranno le persone di vita consacrata in questa ricucitura? Si può ipotizzare la fraternità quale via esistenziale, oltre che biblica ed evangelica, come un’alternativa alla ‘globalizzazione dell’indifferenza’?”. Sono queste alcune delle domande che si pone mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro – Squillace, nel volume “Fraternità”, appena uscito per le edizioni Istante. “Viviamo ormai in una società – scrive l’autore – il cui rapporto con le scienze è mediato dalla tecnica e dalle nuove tecnologie informatiche e digitali; esso, a sua volta, s’intreccia con il mercato, la finanza e l’economia”. Per mons. Bertolone “tutto può produrre, tra l’altro, un duplice effetto negativo: da un lato, una specie di addomesticamento del mistero relativo alla profonda unità di tutto il genere umano e perfino di emarginazione progressiva della morte”, la quale “restava l’unico baluardo per non perdere il senso della finitudine e, di conseguenza, per tener viva l’esigenza del volto dell’altro e degli altri; dall’altro lato, il progressivo ispessimento del “’vetro’, che si frappone tra ognuno di noi e le realtà circostanti”. In tutto ciò, per il presule, “la certezza è che Dio è più grande del nostro cuore e che le braccia del figlio sono distese sulla croce per abbracciare tutti”.

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