Perù: vescovi, “vincere cancro della corruzione, serve autentico cambiamento”

Si è celebrata ieri la Festa nazionale del Perù, nell’anniversario dell’indipendenza. Nell’occasione, la Conferenza episcopale peruviana ha diffuso un messaggio al Paese, nel quale sottolinea la coincidenza con l’avvio dei Giochi panamericani a Lima, la particolare attenzione che quest’anno viene rivolta all’Amazzonia e la prossimità del bicentenario della nazione.
Diverse, tuttavia, le preoccupazioni segnalate dai vescovi, a partire dall’educazione dei bambini e dei giovani, per la quale sono chiesti “ulteriori sforzi”, e la salute, rispetto alla quale si segnalano progressi nella lotta all’anemia e alla denutrizione, in alcune zone del Paese, senza però che siano state rimosse le cause di tale situazione.
In terzo luogo, il messaggio chiede di proseguire in modo più rapido con la ricostruzione delle zone colpite dal recente terremoto e dalle calamità naturali. Sempre a proposito di ambiente, la Conferenza episcopale sostiene che “i conflitti socio-ambientali, frutto di attività estrattive, sono diventate uno dei punti dell’agenda nazionale. Tra le cause della conflittualità sociale, uno dei fattori condizionanti è costituito dalla mancata applicazione degli accordi raggiunti e degli impegni presi, così come la mancanza di istituzionalizzazione dei diversi meccanismi di dialogo”. Tuttavia, come chiede Papa Francesco, va privilegiato il dialogo a partire dalle esigenze degli abitanti locali, perché “la pace sociale è un imperativo”.
I vescovi concludono ringraziando coloro che stanno moltiplicando gli sforzi per “vincere il cancro della corruzione e raggiungere la riforma del sistema giudiziario e di quello politico”. C’è, infatti, l’esigenza di “un autentico cambiamento, che consenta ai cittadini di recuperare la fiducia nella giustizia e nella politica, pilastri fondamentali del nostro Stato di diritto”.

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