Per quanto riguarda le procedure canoniche in caso di presunto abuso sessuale, commesso da parte di chierici nei confronti di minori, il testo delle Linee Guida della Conferenza episcopale italiana e della Conferenza italiana dei superiori maggiori, per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili è dettagliato e parte dal principio che “nel suo discernimento il Vescovo o il Superiore competente terrà presente il primario interesse della sicurezza e tutela del minore”. A tal fine, “ferma restando la presunzione di innocenza dell’accusato fino alla condanna definitiva e la valutazione di ogni singolo caso concreto, il Vescovo o il Superiore competente, per prevenire gli scandali, tutelare la libertà dei testi e garantire il corso della giustizia, possono proibire all’accusato l’esercizio del ministero e di ogni attività pastorale con minori, allontanare l’accusato dal ministero sacro o da un ufficio e compito ecclesiastico, imporgli o proibirgli la dimora in un determinato luogo”.
Il chierico ritenuto colpevole degli abusi sarà comunque “accompagnato nel suo cammino di responsabilizzazione, richiesta di perdono e riconciliazione, riparazione, cura psicologica e sostegno spirituale”. Nei rapporti con le autorità civili viene introdotto il principio secondo cui “l’autorità ecclesiastica ha l’obbligo morale di procedere all’inoltro dell’esposto all’autorità civile”. Non si procederà però a presentare l’esposto “nel caso di espressa opposizione” da parte della vittima (se nel frattempo divenuta maggiorenne), dei suoi genitori o dei tutori legali. Per quanto riguarda informazione e comunicazione, l’istituzione ecclesiale è invitata a diventare “protagonista della comunicazione, assumendola con convinzione, attenta a rispondere alle legittime domande di informazioni, senza ritardi o silenzi incomprensibili”.
Importante e fondamentale il ruolo dei Servizi ecclesiali a tutela dei minori – nazionale, diocesano e interdiocesano – per “aiutare a diffondere una cultura della prevenzione, strumenti di formazione e informazione, oltre che protocolli procedurali”.