Migranti: Agrigento, stasera secondo appuntamento con “Muri e frontiere”

Secondo appuntamento, questa sera, con la rassegna cinematografica “Muri e frontiere”, promossa dalla Fondazione Mondoaltro di Agrigento e giunta alla sesta edizione. “‘Muri e frontiere’ – spiega Alessia Aprigliano – vuole essere un momento per comprendere cosa significa per noi vivere alla frontiera, quale compito la storia ci sta affidando, e, per usare le parole del nostro arcivescovo, il card. Montenegro, ‘cosa vuole dirci Dio attraverso queste persone che bussano alla nostra porta, porta dell’Europa. Quale storia vuole scrivere con noi oggi’. Le tre serate sono dedicate ognuna ad una diversa frontiera, perché prima di rispondere alla domanda che riguarda noi, qui e adesso, è importante allargare sul mondo”. Ogni serata è scandita dalla visione di un film e poi dal confronto con un testimone. La rassegna, che si è aperta lo scorso 20 giugno con il docufilm “Alganesh” di Lia Beltrami, proporrà stasera “Paese nostro”, il film sull’accoglienza diffusa che ZaLab ha realizzato nel 2016 grazie ad un bando del ministero dell’Interno per il racconto delle realtà dei progetti Sprar. Presentato alla Camera dei deputati lo scorso 19 marzo, il film si sta diffondendo in tutta Italia. Il 4 luglio si parlerà invece di Afghanistan con il film “Sembra mio figlio”, una coproduzione del 2018 che invita a riattraversare in un viaggio di ritorno la frontiera per tornare agli affetti abbandonati. La rassegna è organizzata in collaborazione con il Circolo culturale John Belushi, all’associazione MediaMondo, con il patrocinio della cooperativa sociale sanitaria Delfino, il sistema Srar e la collaborazione di ZaLab.

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