Papa Francesco: linee guida su protezione dei minori in Vaticano, “presunzione di innocenza deve essere sempre garantita”, previste “misure cautelari”. Decreto di archiviazione va “motivato”

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“La presunzione di innocenza deve essere sempre garantita, tutelando la reputazione dell’indagato”. È quanto si legge nella parte finale delle linee guida per la protezione dei minori e delle persone vulnerabili per il Vicariato della Città del Vaticano. “Salvo che sussistano gravi ragioni in senso contrario, l’indagato è informato tempestivamente delle accuse a suo carico, onde potersi difendere dalle medesime”, la parte della legge relativa all’imputato del reato: “Egli è invitato ad avvalersi dell’assistenza di consulenti civili e canonici. Gli sarà offerta anche assistenza spirituale e psicologica”. “Laddove ci sia motivo di ritenere che i reati possano reiterarsi, sono adottate senza indugio le adeguate misure cautelari”, l’altra disposizione contenuta nella legge. “Qualora dall’indagine emerga la verosimiglianza del reato, il vicario generale sottopone la causa al Dicastero competente”, le indicazioni sull’iter successivo: “In caso contrario, il vicario generale emette un decreto di archiviazione motivato, conservando nel suo archivio la documentazione attestante le attività svolte e i motivi della decisione assunta”. “Chiunque sia dichiarato colpevole” del reato, “sarà rimosso dai suoi incarichi”, si legge nell’ultimo articolo delle linee-guida, che saranno osservate “ad experimentum” per un periodo di tre anni: “Gli sarà comunque offerto un supporto adeguato per la riabilitazione psicologica e spirituale, nonché ai fini del reinserimento sociale”.

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